La nostra realtà di base è il nostro corpo. Il nostro sé non è un’immagine prodotta dal nostro cervello, ma un organismo reale vivo e pulsante. Quando ogni parte del corpo è carica e vibrante, ci sentiamo vivi in modo vibrante e felici. Ma perché ciò accada dobbiamo arrenderci al corpo e ai suoi sentimenti. Questa resa significa lasciare che il corpo diventi pienamente vivo e libero. Possiede una sua mente e sa cosa deve fare. In realtà ciò a cui rinunciamo è l’illusione del potere della mente. Il punto migliore per cominciare è la respirazione.

A. Lowen

Sedersi, stare in piedi, correre… non c’è differenza. Non ha niente a che fare con la meditazione. Un invalido sta seduto tutto il giorno, ma non è in meditazione. Chi ‘medita’ mentre la sua mente corre senza posa verso gli oggetti dei sensi, non sta affatto meditando.

Poonja

Lasciare che il corpo diventi libero e vibrante ci permette di rinunciare all’illusione del potere della mente. Nello stesso tempo stare seduti in meditazione per ore e ore ma con una mente che corre verso gli oggetti non è meditare.

Compiere movimenti consapevoli e respirare ci introduce a spazi di vera presenza.

Ecco come potrebbe iniziare il nostro viaggio: nella resa, nella presenza… eccoci!