Stiamo vivendo un momento unico, sicuramente difficile, che ci trova impreparati e come tutte le nuove condizioni le stiamo apprendendo mentre le viviamo. Esserne consapevoli e conoscerle sono gli strumenti utili per poterci adattare.

Non conosciamo ancora gli effetti che avremo da queste nuove condizioni di vita, ma alcune avvisaglie le stiamo vedendo e sperimentando, anche perché ormai siamo in isolamenti e distanziamenti da quasi un anno, siamo in una condizione di grande stress di cui non vediamo la fine.

Ma com’è diventato, in questo momento storico, il confronto e la relazione con l’altro? Quali e quanti filtri difensivi abbiamo messo tra noi e gli altri? Non abbiamo più quegli scambi aperti e a volte conviviali necessari per desiderare la verità e l’incontro. Abbiamo perso il dialogo ‘in presenza’ schietto e diretto. Ci relazioniamo con poche persone, spesso sempre le stesse e appartenenti ad una cerchia ristretta.

Così il filtro della paura e della distanza sta condizionando le nostre percezioni ed esperienze, ormai con automatismi di cui ovviamente non siamo coscienti.

Nessuna arte di vivere si può esercitare in solitudine perché necessita del confronto dialogico con l’altro.

Avere cura di sé è avere un movimento fluido, creativo, relazionale con tutto ciò che ci circonda, con il nostro ambiente nella sua complessità e interezza.

Purtroppo l’individualismo, che già caratterizza la nostra cultura, rischia di condurci ad una cura di sé troppo solitaria, chiusa e avvolta da una rete di autosufficienza e non da una rete di relazione.

Chiediamoci come riverbera tutto ciò nei nostri atteggiamenti ed emozioni, nel nostro ambiente interno. Perché la mancanza di relazione è anche intrapsichica e corporea.

Diventa ancora più evidente l’importanza del movimento psicocorporeo, dell’esercizio consapevole come condizione imprescindibile per avere cura di sé. Il movimento è alla base dell’ascolto e ora i movimenti sono limitati e anche l’ascolto è limitato.

Esercitiamo pochi movimenti perché sovente costretti da una sedentarietà data dal lavoro da remoto. Oppure vediamo persone che camminano, contano i passi o i chilometri, un po’ spaventati dalla limitatezza.

Ma questa limitata libertà di movimenti come influisce sul corpo, sulla mente e psiche? Queste nuove paure e condizioni quali tensioni creano? Come si riflettono nella nostra realtà psicocorporea? Domande che ci dobbiamo porre se vogliamo coltivare la cura di noi stessi.

La consapevolezza dell’esperienza corporea ci offre un ancoraggio incredibile e, in questo periodo, in questo nuovo mondo, più che mai ci è utile essere radicati, per mantenere l’apertura dell’ascolto e della relazione con il nostro ambiente interno ed esterno.

Da mesi i nostri laboratori proseguono online. Dai nostri incontri diventa evidente ed emerge l’importanza, la necessità, di poter avere un momento di contatto con il gruppo e con noi stessi.

Una grande novità è stata quella di scoprire come siamo stati capaci di adattarci.

In questa situazione di emergenza l’incontro online è proficuo esattamente come in presenza.

La conduzione diventa ancora più importante e dettagliata perché i partecipanti seguono la voce e (a volte mi guardano sullo schermo) ma seguono le parole, il respiro e sentono la presenza degli altri.

Il respiro, la voce e le parole, sono le tracce del sentiero e del percorso. Tracce che accompagnano e facilitano l’incontro con se stessi.

L’altra grande scoperta è l’importanza dell’ancoraggio corporeo, forse più che scoperta direi la riconferma della necessità di essere in relazione con il corpo. Si dissolvono in questo modo strati e strati di tensioni e paure. Ovviamente il nostro lavoro di Biocreatività-Energetica® non è puramente meccanico e fisico, comprende la mente, la psiche e lo spirito, cioè l’individuo nella sua complessa e meravigliosa interezza.

In un incontro nel nostro laboratorio online riusciamo a ‘depositare a terra’ molto stress; a recuperare energia vitale, equilibrio e armonia. Ecco che ritrovare l’universo corporeo ridà fiducia e regala sensazioni di apertura e libertà davvero senza limiti.

Un momento storico come questo ci richiede una cura particolare e attenta. Non solo il corpo necessita di energia ed equilibrio per mantenere un buon sistema immunitario, anche la psiche richiede quiete e capacità di elaborazione per mantenere un proprio equilibrio e salute.

Sentirsi liberi è un gesto interiore di consapevolezza.

Avere cura è un gesto d’amore e comprensione verso di sé e verso gli altri.